La Ue mette dei paletti all’obsolescenza programmata
La Ue mette dei paletti all’obsolescenza programmata
L’obsolescenza programmata è una strategia industriale che limita il ciclo di vita di un dispositivo elettronico a un periodo ben preciso e abbastanza breve. Il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton ha fatto un annuncio riguardante proprio questo tema. La Commissione europea presenterà la sua proposta di direttiva contro l’obsolescenza programmata dei dispositivi elettronici dopo la pausa estiva. Questa scelta ha come scopo principe quello di salvaguardare l’ambiente limitando di fatto l’acquisto periodico dei dispositivi e dunque e gli sprechi.
La Ue contro l’obsolescenza programmata
Il giorno stesso dell’intesa sul caricabatterie universale, la Commissione europea ha dato il via ad una nuova campagna contro le Big Tech. Thierry Breton, commissario europeo al Mercato interno, ha annunciato durante una conferenza stampa al Parlamento Ue che c’è già un altro obiettivo all’orizzonte:
«Stiamo lavorando all’eco-design per prevenire l’obsolescenza programmata di smartphone e tablet. Alcune aziende vorrebbero che cambiassimo il nostro smartphone ogni tre anni. Li capiamo, ma non è il punto di vista dei consumatori e nemmeno il nostro, in termini di prendersi cura ora dell’ambiente».
Thierry Breton, commissario europeo al Mercato interno
Le misure da adottare dovrebbero includere diversi punti: l’affidabilità, la facilità di smontaggio; incentivi alla riparazione; l’accesso a pezzi di ricambio critici; l’aumento del riciclo. Lo scopo di questa lotta contro la vita breve degli smartphone e quello di garantire al consumatore un dispositivo che duri ben più di tre anni e che richieda una semplice riparazione invece di una sostituzione. L’obsolescenza pianificata non è altro che una strategia industriale creata affinché la domanda di dispositivi elettronici non venga mai meno. Siamo ormai abituati ad acquistare smartphone le cui prestazioni, solo dopo un paio di anni, cominciano a peggiorare. Gli aggiornamenti di sicurezza non vengono più rilasciati e il dispositivo diventa tecnologicamente vecchio. Sembra però che la Ue stia facendo passi avanti per ridurre considerevolmente gli sprechi con lo scopo di salvaguardare dell’ambiente.